Abbiamo voluto incontrare il grande campione Miki Biasion, primo e unico pilota italiano a vincere il mondiale rally (due volte) e il rally Safari (due volte), per parlare di un amore in comune: Il motore termico.
Può essere un ramo del motorsport se servisse a trovare i soldi per fare ricerca e introdurre nuove soluzioni, non può essere solo un alibi per continuare a correre dicendo che in questo modo le competizioni non inquinano, perchè è una presa in giro. Le auto non inquinano nella pista dove corrono ma, inquinano i generatori dietro i box per produrre l'energia per farle correre!
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Qual'è il rally che più ti è entrato nel sangue?
Il mio capolavoro come gara sono stati i due safari, perchè ci avevano provato con Fiat, con Lancia e Alfa Romeo, per quasi vent'anni senza riuscire a vincere. Quella è stata la mia più grande soddisfazione, diciamo quasi alla pari dei due titoli mondiali.
Di gare che amavo particolarmente c'era il Portogallo, l'Acropoli, il percorso del Kenia... esaltavano maggiormente non solo le mie caratteristiche di guida ma anche di tattica, assieme al mio navigatore Tiziano Siviero.
Il pilota rivale più forte?
Juha Kankkunen, il pilota con cui mi sono anche diviso i titoli mondiali, eravamo i due galli... i due giovani, che volevano emergere nel pollaio del campionato del mondo, chapeau a Juha che ha vinto 4 titoli. Diciamo che il titolo del 1987 forse spettava più a me che avevo vinto più gare e avevo avuto più sfortuna con guasti meccanici, ma è andata così, per cui chapeau...